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Veicoli commerciali, in Italia il record di anzianità di mezzi in servizio

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[ immenso blog ]

Un anno e mezzo più della media europea, ma soprattutto mezzi più inquinanti e meno sicuri: l’Italia vanta un record poco invidiabile nel Vecchio Continente quando si parla di veicoli commerciali, ma ci sono strumenti per ripartire.

Che i veicoli commerciali medi e pesanti rappresentino uno dei fattori critici quando si parla di mobilità sostenibile ormai è assodato, ma la situazione in Italia è resa ancora più complessa da un elemento, ovvero l’età media del parco vetture utilizzato nel nostro Paese. Lo rivela una elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Acea, che assegna allo Stivale il poco felice record di veicoli più vecchi di tutta Europa.

Un record poco invidiabile

Per la precisione, le stime dell’associazione segnalano che l’età media dei veicoli commerciali medi e pesanti (vale a dire quelli dalla portata superiore alle 3,5 tonnellate) che sono regolarmente in circolazione in Italia raggiunge i 13,2 anni. Un valore più alto di un anno e mezzi rispetto al dato medio registrato nell’intera Unione Europea (che si ferma appunto a 11,7 anni) e molto superiore anche di quello dei principali Paesi e mercati europei.

Fattori negativi

Questi valori, combinati con quelli del mercato privato nel nostro Paese – dominato ancora dalla vendita dei diesel (che detengono anche nel 2017 la maggioranza delle immatricolazioni) e da camion che raggiungono addirittura i 20 anni di età media – descrivono un quadro piuttosto preoccupante, sia sul versante delle emissioni nocive che su quello delle “conseguenze” di queste situazioni.

Mezzi vecchi e inquinanti

Secondo gli esperti, infatti, un’età media dei veicoli commerciali così alta significa avere in strada mezzi molto vecchi e, pertanto, più inquinanti, meno performanti e meno sicuri. Una possibile via di svolta potrebbe arrivare dagli incentivi per attivare il processo di ricambio del parco circolante, così come dallo sviluppo delle nuove modalità di accesso ai macchinari: è il caso del noleggio, ad esempio, dove anche in Italia si stanno diffondendo nuove realtà sempre più smart.

Le modalità da sviluppare

È il caso di uno dei leader nazionali nel noleggio dei veicoli commerciali, l’azienda Giffi Noleggi, diventata uno dei leader nazionale  che ha puntato su una strategia ben precisa, mettendo a disposizione dei propri clienti dei mezzi che non hanno mai più di cinque anni, periodo dopo il quale vengono sostituiti. Una scelta che consente agli utenti di impiegare veicoli performanti e all’avanguardia, che rispettano a pieno le ultime evoluzioni tecnologiche del mercato e, non meno importante, le varie normative sulle emissioni.

Più attenzione all’aria

Che queste tematiche siano sempre più centrali e prioritarie lo conferma anche il sondaggio realizzato per l’ultimo Forum QualeMobilità?, che ha rivelato come sia in aumento la percentuale di italiani che si dicono preoccupati per la qualità dell’aria nelle città italiane, salita al 92 per cento in questo 2017 dopo il 72 raggiunto nel 2016. Alta anche la quota di quanti si dimostrano favorevoli alla possibilità di introdurre divieti di commercializzazione dei veicoli a combustibili fossili dal 2030.

Nuovi comportamenti più ecosostenibili

Interessante anche notare come i primi effetti delle campagne di sensibilizzazione sulle abitudini in campo trasporti e mobilità diventino (appena) percepibili: nell’ultimo anno è infatti calato, seppur di poco, il numero di persone che utilizza solo la propria auto per i propri spostamenti, anche se questa resta la modalità di spostamento assolutamente prioritaria (87 per cento, ma era al 92 nel 2016).

Per leggere tutto l'articolo Veicoli commerciali, in Italia il record di anzianità di mezzi in servizio devi andare in www.immenso.org


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